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Cessione di opera d’arte: una interrogazione parlamentare ribadisce la rilevanza fiscale

17/10/2019

L’attività di compravendita di opere d’arte e di beni di antiquariato ha subito un forte incremento nel corso del recente passato, anche – e soprattutto – spinta dalla diffusione di piattaforme digitali tramite le quali è possibile realizzare scambi online di beni artistici.

In questo contesto, sebbene in Italia siano state introdotte misure volte ad incentivare e supportare chi acquista opere d’arte e di antiquariato in qualità di collezionista, con la chiara volontà di conservare attraverso tali norme agevolative il patrimonio artistico nazionale, la mancanza di una disciplina fiscale ad hoc sta generando non poche incertezze negli attori coinvolti.

Con la risposta all’interrogazione parlamentare 5-01718/2019, alcuni membri del Parlamento, avendo evidenziato il timore nel vedere molti operatori del settore dirottare l’attività di compravendita su mercati esteri a causa di un potenziale inasprimento del carico fiscale, hanno innanzitutto confermato l’attuale quadro normativo e, in seguito, scongiurato un aumento del livello di imposizione dei redditi derivanti dalla cessione di opere d’arte.

A tal proposito, si ricorda che l’attuale normativa di settore riserva un trattamento fiscale parzialmente favorevole alla cessione di opere d’arte dal momento che il reddito conseguito dal collezionista è fiscalmente irrilevante (solo) ove le alienazioni siano realizzate dal collezionista “privato” e non siano realizzate nell’ambito dell’esercizio di un’attività commerciale, stabile ovvero occasionale. Di contro, laddove il collezionista agisca con intenti speculativi, ancorché in via non abituale, ovvero attraverso l’esercizio di un’attività commerciale svolta per professione abituale (c.d. mercanti d’arte), il reddito conseguito assumerà la qualifica, rispettivamente di reddito diverso ovvero di reddito d’impresa.

La sopra citata risposta ha precisato inoltre che, affinché detto reddito assuma rilevanza ai fini fiscali, è preliminarmente necessario dimostrare lo svolgimento di un’attività commerciale, ancorché di carattere occasionale; a tal riguardo è stato sottolineato che tale dimostrazione comporta l’esecuzione di complesse analisi da eseguirsi caso per caso, finalizzate a ricostruire una pluralità di atti tra loro collegati, anche compiuti nell’arco di diversi anni, e preordinati al conseguimento di un reddito derivante dalla cessione dei beni in oggetto.

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CMS Tax Alert | 17 novembre 2019
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