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Debuttare a Piazza Affari: da oggi è più semplice?

1. Less is more

Entrano in vigore il 3 ottobre le nuove regole per l’accesso alla quotazione, deliberate da Borsa Italiana S.p.A. il 21 luglio scorso.

Borsa Italiana ha inteso facilitare l’accesso alla quotazione, compiendo così un primo passo verso il livellamento del solco che separa il mercato italiano dagli altri.

Il processo era già stato avviato dalla Consob che in agosto aveva, tra le altre cose, concesso di redigere il prospetto informativo anche solo in lingua inglese e un’unica “insider list” (sebbene concedendo quest’ultimo vantaggio solo alle PMI).

2. Accorciate le distanze tra Milano e gli altri mercati

La riforma tenta di bilanciare la necessità di garantire la tutela degli investitori con quella di consentire più agevolmente alle società di quotarsi e permanere sul mercato.

Borsa Italiana ha così recepito le indicazioni del MEF[1] che, da un lato, aveva ricordato la “condizione di cronico ritardo”[2] del mercato italiano rispetto a quello delle “altre economie avanzate”[3], dall’altro l’esigenza di conservare “i presìdi a tutela degli investitori e dell’integrità dei mercati”.

Il risultato di questo contemperamento è confluito nella Delibera Consob n. 22455 del 21 settembre 2022, con cui l’authority ha approvato le modifiche al Regolamento dei mercati organizzati e gestiti da Borsa Italiana S.p.A.[4] (di seguito, il “Regolamento Mercati”).

Si tenta di snellire la procedura di ammissione alla quotazione[5] mediante la limatura di regole afferenti a più momenti, riferendosi, in particolare, a:

  1. la riduzione della documentazione da presentare insieme alla domanda di ammissione;
  2. le cause di rigetto della domanda di ammissione;
  3. la revisione della figura e della responsabilità dello Sponsor.

 

3. Meno “carte”

Tra i più importanti documenti ad essere depennati dalla lista da depositare alla domanda di ammissione rientrano:

  • il Memorandum (contenente informazioni sul Sistema di controllo di gestione e approvato dall’organo amministrativo)[6];
  • il budget e piano industriale dell’anno in cui viene presentata la domanda e dei due successivi all’aspirata quotazione[7];
  • la Relazione contenente il confronto del sistema di governo societario dell’emittente con le raccomandazioni proposte dal Codice di Autodisciplina delle Società Quotate.

 

4. Se alzi un muro, pensa alle società che lasci fuori

Viene introdotta un ulteriore motivo di rigetto della domanda di ammissione, che si verifica ogniqualvolta Borsa Italiana “ritenga che l'ammissione possa pregiudicare la reputazione del mercato nel suo complesso e/o di Borsa Italiana”[8].

Come contraltare, l’eliminazione di alcuni documenti necessari alla quotazione espunge le ipotesi di rigetto della domanda di ammissione relative alla mancata presentazione di tali documenti.

5. Da Sponsor a (Listing) Agent

Lo Sponsor, da unico garante dell’assolvimento degli impegni dell’emittente, cambia forma e sostanza, divenendo Listing Agent. Ne vengono, conseguentemente, ridimensionate le responsabilità, sebbene nel contesto della procedura di ammissione divenga il solo punto di contatto tra l’emittente e Borsa Italiana.

6. Una strada in salita

L’insieme di tutte queste modifiche dovrebbe astrattamente tradursi in una significativa riduzione di lunghi tempi e costi ingenti necessari per la quotazione. Tuttavia, ci si chiede se le modifiche al Regolamento Mercati siano veramente sufficienti ad incidere sulla ritrosia nel quotarsi delle imprese di famiglia e a contenere gli oneri e i costi del sistema “quotazione”. Il trend attuale denota sicuramente per le PMI una chiara scelta in favore dei sistemi multilaterali di negoziazione come Euronext Growth Milan, ex AIM Italia, (“EGM”). Nonostante quest’ultimo offra un accesso ristretto al parterre di investitori istituzionali e quindi minore liquidità sul titolo, il quantitativo inferiore di regole e costi lo rende molto più appetibile. Un numero sempre maggiore di PMI sceglie infatti di “quotarsi” su EGM piuttosto che sul mercato principale di Borsa Italiana (“EXM”) come è evidente dalle statistiche nel 2022 sono solo 3 le IPO su EXM contro le 17 su EGM[9].

 

[1] Dipartimento del Tesoro, Ministero dell’Economia e delle Finanze, Libro Verde su La competitività dei mercati finanziari italiani a supporto della crescita, disponibile al seguente link https://www.dt.mef.gov.it/export/sites/sitodt/modules/dipartimento/consultazioni_pubbliche/LibroVerde-04.pdf.

[2] Ibid., p. 4

[3] Ibid., p. 19

[4] Delibera n. 22455 del 21 settembre 2022 Consob, Approvazione delle modifiche al Regolamento dei mercati organizzati e gestiti da Borsa Italiana spa, disponibile al seguente link https://www.consob.it/web/area-pubblica/bollettino/documenti/bollettino2022/d22455.htm.

[5] A cui dal 3 ottobre 2022 potrà farsi riferimento anche solo tramite l’uso del termine “ammissione”.

[6] Cfr. art. 2.2.2, comma 6, del Regolamento dei Mercati Organizzati e gestiti da Borsa Italiana S.p.A. deliberato dal consiglio di amministrazione del 22 luglio 2021 e approvato dalla CONSOB con delibera n. 22008 del 22 settembre 2021. Il Memorandum viene sostituito dall’attività di un revisore legale o di una società di revisione che verificano che il Sistema di controllo di gestione rispetti i requisiti richiesti dal Regolamento Mercati.

[7] I suddetti documenti dovranno comunque essere elaborati dalla società, ma dovranno essere inviati all’ex “sponsor” ora listing agent, grazie all’ausilio della società di revisione. Cfr. art. 1. e 2.2.2., commi 6 e 7, Regolamento Mercati.

[8] Art. 2.1.2, comma 1, lett. e), Regolamento Mercati.

[9] Dati disponibili su https://www.borsaitaliana.it/azioni/ipoematricole/ipo-home.htm.

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