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La rettifica dei costi pluriennali per i quali “dovrebbero” essere decaduti i termini di accertamento

La circolare tributaria n. 16/2021

Non sempre le migliori intenzioni sono garanzia di buon risultato. Le Sezioni Unite, chiamate a esprimersi su un tema specifico, compiono una dotta e ampia ricostruzione dell'orizzonte dell'imposizione diretta, andando oltre l'ambito del reddito di impresa. La conclusione evidenzia una discutibile soluzione passepartout volta a preservare l'attività di accertamento. Quest’ultima risulterebbe altrimenti preclusa dall'impossibilità di una verifica capillare di tutti i soggetti passivi, da effettuarsi almeno una volta nell'arco quinquennale (abbondante) messo a disposizione dal Legislatore. Il risultato è apparso però, sin dai primi commenti, decisamente disorientante. Il presente contributo si impegna in una lettura della sentenza n. 8500/2021 compatibile con i principi cardine dell'ordinamento, nell'auspicio che a essa faccia seguito, quanto prima, una nuova pronuncia che eviti derive incontrollabili. 

Per approfondimenti contattare Stefano Chirichigno  stefano.chirichigno@cms-aacs.com

Articolo pubblicato su La circolare tributaria n. 16/2021 Euroconference Editoria

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