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Progetto pilota "Regime di adempimento collaborativo"

01/07/2013

1. Obiettivo del progetto

Nell’ottica del miglioramento delle relazioni tra Amministrazione finanziaria e i c.d. “grandi contribuenti”, l’Agenzia delle entrate ha avviato un progetto pilota, inteso a definire uno schema di riferimento per l’avvio di nuove forme di cooperazione, basate sulla asparenza e la fiducia reciproca.

Il progetto rientra in quello che, in ambito internazionale, prende il nome di “cooperative compliance programme” ovvero “regime di adempimento collaborativo” e che ha di recente formato oggetto di attenzione da parte del legislatore italiano.

I lavori svolti in questa fase saranno d’ispirazione per il nuovo rapporto tra fisco e contribuenti, consentendo un’evoluzione dell’attuale attività di tutoraggio, prevista per il suddetto segmento dei contribuenti dall’art. 27 commi da 9 a 12 del D.L. n. 185/2008 convertito dall’articolo 1 della L. n. 2/2009.

Come noto, infatti, il processo di riorganizzazione che ha interessato l’Agenzia delle entrate negli ultimi anni risponde alla duplice finalità di focalizzare l’azione di controllo sulle diverse macro-tipologie di contribuenti (grandi contribuenti, medie e piccole imprese, lavoratori autonomi, enti non commerciali, persone fisiche) e di adottare metodologie di intervento differenziate per ciascuna macro-tipologia, coerenti con distinti sistemi di analisi e valutazione del rischio di evasione e/o di elusione.

In tale prospettiva, per la categoria dei “grandi contribuenti” (tali essendo i contribuenti con volume d’affari, ricavi o compensi superiori a cento milioni di euro) è stata prevista, in virtù della loro rilevanza economico-fiscale, una vigilanza specifica e una sostanziale ridefinizione delle modalità di

intervento, in particolare mediante l’introduzione del sistema del “tutoraggio” (quale strumento che consente di diversificare le modalità di controllo in base alle risultanze di specifiche analisi di rischio effettuate sul singolo contribuente, che tengano conto, oltre che del suo comportamento fiscale,

anche delle caratteristiche del settore economico in cui lo stesso opera) e la concentrazione presso le Direzioni Regionali delle competenze su tali soggetti, relativamente alle attività di controllo, accertamento, contenzioso e riscossione.

In estrema sintesi, l’idea che sorregge l’adozione del progetto pilota in commento è quella di verificare la possibilità di introdurre un approccio al controllo ex ante, rispetto al tradizionale intervento ex post, con positivi impatti sul livello di compliance del contribuente e sulle sue esigenze di certezza e stabilità, nonché a fornire elementi utili per introdurre appositi provvedimenti attuativi del regime.

2. Descrizione del progetto

Nell’ambito del progetto pilota, le imprese ivi ammesse coopereranno con l’Agenzia delle entrate (nella specie con il Settore Grandi Contribuenti della Direzione Centrale Accertamento) nell’ambito di appositi tavoli tecnici all’interno dei quali saranno analizzati diversi aspetti, quali ad esempio: le

caratteristiche di modelli interni di gestione del rischio fiscale, gli elementi e le caratteristiche del nuovo approccio, gli adempimenti e gli incentivi che potranno essere posti a carico/beneficio del contribuente, gli impegni da parte dell’Agenzia delle entrate e così via.

In termini generali, una volta conclusa la sperimentazione e attivato, di conseguenza, il regime attraverso gli opportuni veicoli alla luce degli esiti del progetto, l’eventuale adesione allo stesso dovrebbe consentire all’impresa di ridurre e semplificare gli adempimenti di carattere fiscale, di ottenere una serie di benefici e, soprattutto, di pervenire, per quanto possibile, a forme di certezza preventiva in merito alla conformità delle scelte effettuate alle norme tributarie applicabili in concreto.

3. Condizioni per l’accesso

Sulla base di queste premesse, i soggetti interessati a partecipare al citato progetto possono presentare apposita richiesta secondo i termini di cui al paragrafo seguente. Occorre in merito segnalare che il numero di partecipanti sarà necessariamente limitato in ragione di esigenze di efficacia e praticabilità.

Pertanto, l’Agenzia delle entrate opererà, a proprio insindacabile giudizio, una selezione delle candidature pervenute, in ragione di una serie di requisiti di accesso, che potranno assumere carattere necessario o preferenziale. In particolare, tra i requisiti si segnalano i seguenti:

Requisiti necessari:
  1. rientrare nella qualifica di “grande contribuente” (ovverosia aver conseguito, per l’anno d’imposta 2011, un volume d’affari o ricavi non inferiore a 100 milioni di euro, considerando, per detto periodo d’imposta, il valore più elevato tra i due);
  2. aver adottato modelli di organizzazione e di gestione di cui all’articolo 6 del D. Lgs. n. 231/2001 o aver adottato un sistema di gestione e controllo del rischio fiscale (cd. Tax Control Framework).
Requisiti preferenziali:
  1. essere parte di un gruppo multinazionale ovvero esercitare la propria attività in Italia o all’estero attraverso stabili organizzazioni;
  2. aver aderito in altri ordinamenti giuridici a forme di cooperative compliance ovvero sottoscritto codici di condotta con le proprie amministrazioni finanziarie;
  3. aver attivato misure rientranti nel concetto di adempimento collaborativo, quali ad esempio ruling di standard internazionale o adesione al regime degli oneri documentali in materia di prezzi di trasferimento.

4. Presentazione delle candidature

Le imprese interessate possono inoltrare la propria candidatura all’indirizzo di posta elettronica dc.acc.grandicontribuenti@agenziaentrate.it, entro e non oltre il 31 luglio 2013. La domanda di partecipazione dovrà contenere:

  1. il possesso dei requisiti;
  2. una breve indicazione delle motivazioni sottese all’adesione del progetto pilota;
  3. una sintetica descrizione del sistema di controllo interno per la gestione del rischio fiscale, laddove presente;
  4. il numero di telefono e l’indirizzo e-mail di un referente dell’impresa.

5. Nostre considerazioni

Pur in considerazione della genericità ed esiguità delle informazioni complessivamente fornite sino ad oggi dall’Agenzia delle entrate in merito al progetto pilota e, in particolare, alle conseguenze, in termini di obblighi e benefici, derivanti dalla partecipazione dei contribuenti, ci sembra che lo rappresenti, comunque, un’interessante opportunità per stabilire un rapporto con l’amministrazione finanziaria italiana e discutere con essa le maggiori problematiche che le multinazionali incontrano in relazione alle operazioni svolte in Italia.

A tal fine, CMS può fornire l’assistenza necessaria alla predisposizione della documentazione richiesta e alla compilazione della domanda, in tempo utile per rispettare il termine di scadenza del 31 luglio p.v.


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Fonte
CMS Italia Newsletter Tax | 1 Luglio 2013
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Autori

Massimo Pellecchia