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L’Agenzia restringe l’accesso all’opzione per il riallineamento del valore fiscale dell’avviamento

Il Fisco n. 37/2021

Alcune recenti risposte ad interpello hanno fornito importanti chiarimenti, peraltro non sempre condivisibili, su numerosi profili applicativi della norma che ha esteso la disciplina del riallineamento dei valori fiscali anche all’avviamento ed altri beni immateriali (art. 110, comma 8-bis, del D.L. n. 104/2020). La natura innovativa di tale norma rispetto ai precedenti analoghi provvedimenti legislativi in materia di riallineamento dei valori fiscali avrebbe forse meritato una circolare organica di commento, o comunque una riflessione più ampia e meditata di quella consentita dagli angusti margini, anche temporali, di una risposta ad interpello. In sintesi, la frammentaria ricostruzione del quadro interpretativo che emerge dall’esame dei documenti di prassi lascia l’impressione che l’Agenzia delle entrate abbia spesso cercato di restringere, anziché di allargare - come era invece nelle finalità della norma - l’accesso delle imprese all’opzione per il riallineamento del valore fiscale dell’avviamento.

Per approfondimenti contattare Mario Martinelli  mario.martinelli@cms-aacs.com

Articolo pubblicato su Il Fisco n. 37/2021 Wolters Kluwer

 

 

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