Il Digital Services Act (il “DSA”) ha come scopo primario la creazione di un ambiente digitale sicuro e affidabile per i consumatori, proteggendo i loro diritti e garantendo una maggiore sicurezza online. Un altro obiettivo fondamentale è contrastare la diffusione di contenuti illegali, la manipolazione delle informazioni e la disinformazione.
Una disposizione chiave di questo quadro è la creazione dei c.d. “segnalatori attendibili”, previsti dall’art. 22 DSA; si tratta di organizzazioni riconosciute per le loro conoscenze specialistiche nell'identificazione di contenuti illegali online. In considerazione della loro attendibilità, il DSA riserva un trattamento preferenziale alle notifiche da loro inviate alle piattaforme online ai sensi dell'art. 16.
Recentemente, il 22 gennaio, anche l'Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni (AGCOM) - il coordinatore dei servizi digitali per l'Italia - ha nominato il primo segnalatore attendibile in Italia, la società Argo Business Solutions S.r.l..
La qualifica è stata riconosciuta in relazione ai temi della violazione dei diritti di proprietà intellettuale e di altri diritti commerciali, nonché del contrasto delle truffe e frodi online. In qualità di trusted flagger, Argo Business Solutions avrà il compito di segnalare i contenuti illegali alle piattaforme online, le saranno tenute a valutare tali segnalazioni in modo rapido ed efficace.
La nomina è valida per tre anni, con possibilità di rinnovo, qualora, ovviamente sussisteranno anche i requisiti previsti dal regolamento.
1. Il meccanismo di notice and take down ai sensi del DSA
Come anticipato, il segnalatore attendibile riveste un ruolo fondamentale nell'applicazione del DSA, in particolare ai fini dell'attivazione del meccanismo di notice and take down previsto dall’art 16.
Tale norma impone ai prestatori di servizi di memorizzazione di informazioni di istituire un meccanismo accessibile che consenta a individui o entità di segnalare contenuti considerati illegali.
Affinché una segnalazione possa essere presa in carico dal prestatore di servizi deve includere una spiegazione dettagliata del motivo per cui il contenuto è considerato illegale, insieme all'esatta posizione elettronica, come ad esempio gli URL delle pagine web. Deve inoltre contenere il nome e l'indirizzo e-mail del notificante, tranne nei casi relativi agli articoli da 3 a 7 della direttiva 2011/93/UE. Inoltre, il notificante deve fornire una dichiarazione resa in buona fede, nella quale si affermi che le informazioni e le affermazioni sono accurate e complete.
È bene ricordare che ai sensi del DSA, una notifica comporta una conoscenza o consapevolezza effettiva se consente a un fornitore di servizi diligente di identificare l'illegalità senza richiedere una valutazione legale approfondita. Se il notificante fornisce i propri contatti, il provider deve prontamente trasmettere una conferma del ricevimento della segnalazione e informare il notificante della decisione in merito al contenuto segnalato, comprese le opzioni di ricorso disponibili.
I fornitori di servizi di hosting sono tenuti a prendere in carico tutte le notifiche in modo tempestivo, diligente, non arbitrario e obiettivo. Il fornitore deve rendere noto se nel suo processo di valutazione o nel processo decisionale vengono utilizzati sistemi automatizzati.
2. Segnalatori attendibili
Come già detto, figura centrale nell'individuazione di contenuti illegali online è svolto dai segnalatori attendibili. Ai sensi dell'articolo 22 DSA, tali soggetti sono designati dai coordinatori dei servizi digitali di ciascuno Stato membro dell'UE. Per ottenere tale designazione, un’organizzazione deve (i) dimostrare una particolare esperienza e competenza nell’individuazione, nell'identificazione e nella notifica di contenuti illegali; (ii) mantenere l'indipendenza dai fornitori di piattaforme online e (iii) condurre le proprie attività con diligenza, accuratezza e obiettività.
In virtù dell’attendibilità riconosciuta dal DSA a tali organizzazioni, le piattaforme online sono tenute a dare priorità alla valutazione delle notifiche trasmesse dai segnalatori attendibili, che dovranno essere trattate e decise senza indebito ritardo.
Il DSA richiede che i segnalatori attendibili pubblichino, almeno una volta all'anno, relazioni facilmente comprensibili e dettagliate sulle segnalazioni presentate. La relazione, oltre ad includere i dettagli delle procedure intraprese dall’organizzazione per garantire il mantenimento della propria indipendenza, deve elencare il numero di notifiche presentate classificate in base:
(a) all'identità del fornitore di servizi di hosting;
(b) al tipo di contenuto presumibilmente illegale notificato; e
(c) all'azione intrapresa dal provider.
La relazione così dettagliata deve essere condivisa con il coordinatore dei servizi digitali che ha conferito la qualifica e resa disponibile al pubblico.
Per mantenere l'accreditamento, i segnalatori attendibili devono anche dimostrare la continua sussistenza dei requisiti stabiliti dal regolamento; in caso contrario, i coordinatori dei servizi digitali hanno il potere di revocare la qualifica ex art. 22 DSA. A questo proposito, un ruolo decisivo può essere svolto dagli stessi fornitori di piattaforme online: nei casi in cui tali fornitori di servizi segnalino di aver ricevuto un numero significativo di notifiche non sufficientemente precise, inesatte o non adeguatamente motivate da parte di un segnalatore attendibile, le autorità competenti possono avviare un'indagine. A seconda dei risultati, lo status di segnalatore attendibile potrebbe essere sospeso o addirittura revocato.
Ad oggi, l'implementazione del sistema dei segnalatori attendibili varia da uno Stato membro all'altro. Un elenco degli enti già nominati è disponibile qui.
3. Conclusione
La qualificazione di segnalatori attendibili, come Argo Business Solutions, dovrebbe migliorare l'efficacia della moderazione dei contenuti sulle piattaforme online in Italia. Fornendo un meccanismo strutturato per la segnalazione di contenuti illegali, l'AGCOM mira a migliorare la reattività delle piattaforme nei confronti di contenuti lesivi, favorendo così un ambiente digitale più sicuro per gli utenti.
Nominato il primo segnalatore attendibile ai sensi del DSA in Italia
