Il 16 settembre 2023 il Governo italiano ha emanato il Decreto Legge n. 123/2023 comunemente noto come il "Decreto Caivano", concepito con l'obiettivo di affrontare e mitigare alcune delle sfide più pressanti che la società italiana affronta oggi: il disagio giovanile, la povertà educativa e la criminalità minorile. Tra le diverse misure adottate, uno degli aspetti più significativi è che il governo ha previsto delle disposizioni per la tutela dei minori che utilizzano dispositivi informatici.
Gli obblighi imposti dall'articolo 13 del Decreto Caivano sono rivolti ai fornitori di servizi di comunicazione elettronica i quali devono garantire la disponibilità di applicazioni per il controllo parentale nel contesto della fornitura di tali servizi al pubblico, e per i produttori di dispositivi di comunicazione elettronica che, a loro volta, devono “consentire” l'installazione predefinita di tali applicazioni nei dispositivi immessi sul mercato.
La formulazione del Decreto Caivano non chiarisce se le applicazioni debbano essere preinstallate sui dispositivi o se i Produttori avranno solo l’onere di assicurare che su tali dispositivi possano essere installate applicazioni di controllo genitoriale.
Ai sensi del Decreto Caivano, per controllo parentale si intende la "possibilità di limitare e controllare, da parte dei genitori o di coloro che esercitano la responsabilità genitoriale, l'accesso ai contenuti e/o alla rete da parte dei minori, mediante la scelta degli spazi digitali e dei tempi di utilizzo".
Per quanto attiene ai Fornitori di Servizi, questi devono garantire la disponibilità (gratuita) delle applicazioni di controllo parentale nei loro contratti di servizi di comunicazione elettronica. Si tratta sostanzialmente di una misura tampone, in attesa che i Produttori implementino gli obblighi di configurazione di cui al paragrafo successivo.
In prima istanza, sembra che la definizione dei contenuti da filtrare o bloccare e i requisiti operativi e tecnici per implementarli siano sovrapponibili a quelli già applicabili ai sensi dell'articolo 7-bis del Decreto Legge n. 28/2020. I dettagli di tali requisiti sono definiti nelle Linee Guida AGCOM 9/23, che entreranno in vigore a novembre 2023.
Mentre l’impatto degli obblighi imposti ai Fornitori di Servizi sembra quindi relativamente basso, poiché essenzialmente già previsti dal D.L. 28/2020, lo stesso non può dirsi per i Produttori; tali soggetti, infatti, sono gravati da ulteriori obblighi e devono rispettare una serie di nuove regole che il Decreto Caivano non definisce in maniera del tutto chiara.
Tra i dispositivi elettronici, il Decreto include smartphone, computer, tablet, console di videogiochi, smart TV, smartwatch, assistenti virtuali e sistemi IoT.
Gli obblighi per i Produttori possono essere classificati in due categorie principali:
- Obblighi di informazione (art. 13, comma 3 del Decreto): entro tre mesi dalla data di entrata in vigore del Decreto (ovvero entro il 17 dicembre 2023), i Produttori dovranno informare i consumatori sulla possibilità e sull'importanza di installare applicazioni di controllo parentale. Questo obbligo può essere garantito anche (i) mediante l’inserimento nella confezione del dispositivo di uno specifico foglio illustrativo o (ii) applicando sulla confezione un adesivo (in un linguaggio chiaro e semplice), con una grafica e una segnaletica adeguate, che informino dell'esistenza di applicazioni per il controllo parentale.
- Obblighi di configurazione (art. 13, comma 2 del Decreto): al momento dell'immissione sul mercato, i Produttori devono garantire che i sistemi operativi installati nei dispositivi elettronici consentano l'uso e includano la disponibilità di applicazioni di parental control. Il termine per l'attuazione degli obblighi di configurazione è di un anno dall'entrata in vigore del Decreto (17 settembre 2024). Come già anticipato, le applicazioni di controllo parentale dovranno essere offerte gratuitamente.
Last but not least, è fondamentale sottolineare che i dati personali dei minori, generati durante l'attivazione delle applicazioni, saranno strettamente protetti da qualsiasi forma di utilizzo a fini commerciali o di profilazione.
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