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Conto alla rovescia per la migrazione ai sistemi di pagamento SEPA

30/10/2013

A far data dal 1 febbraio 2014 i bonifici e gli addebiti diretti nazionali (RID) dovranno essere sostituiti dagli strumenti di pagamento della Single Euro Payments Area (SEPA), il SEPA Credit Transfer (STC) e il SEPA Direct Debit (SDD).

a migrazione ai nuovi sistemi di pagamento entro il 1 febbraio 2014 non interesserà i RID finanziari (utilizzati per i pagamenti di strumenti finanziari) e i RID a importo fisso, che dovranno essere sostituiti dagli SDD entro il 1 febbraio 2016.

Le imprese beneficiarie dei pagamenti sono tenute a comunicare ai propri debitori/clienti l’adozione dei nuovi sistemi di pagamento SEPA almeno 30 giorni prima della data fissata per la migrazione. Di conseguenza, poiché la data ultima per la migrazione è fissata al 1 febbraio 2014, la comunicazione dovrà essere effettuata non più tardi del 31 dicembre 2013.

Oltre che per le banche e i prestatori di servizi di pagamento, l’impatto di maggiore rilievo del passaggio ai sistemi di pagamento SEPA riguarderà le imprese beneficiarie di pagamenti tramite addebito diretto.

In particolare, con riferimento al sistema di addebito diretto SEPA, segnaliamo le seguenti novità:

Mandato SEPA
  • il mandato di addebito SEPA sostituirà la delega RID e dovrà essere redatto secondo gli schemi contenuti nei Rulebooks elaborati dal European Payments Council;
  • il mandato di addebito SEPA verrà conferito dal debitore direttamente all’impresa creditrice, a differenza della delega RID, che viene conferita dal debitore alla propria banca;
Deleghe RID in essere
  • le imprese creditrici potranno effettuare disposizioni di addebito utilizzando le deleghe RID già conferite, senza dover acquisire dei nuovi mandati SEPA. Le deleghe RID potranno infatti essere automaticamente convertite in mandati SEPA, purché l’impresa creditrice abbia indicato nella comunicazione di addebito SEPA una serie di informazioni (tra cui l’IBAN dei debitori e il creditor ID) necessarie per consentire alla banca di (i) associare la comunicazione di addebito ad una specifica delega RID e (ii) migrare nel proprio database tale delega RID in un nuovo mandato di addebito SEPA;
SDD Core e SDD B2B
  • a seconda della classificazione della clientela, saranno disponibili due tipologie di SDD (addebito diretto SEPA): l’addebito diretto “Core”, utilizzabile nei confronti di tutti i tipi di debitori (consumatori e non consumatori), e l’addebito diretto “B2B”, utilizzabile solo nei confronti di clienti non consumatori (imprese e microimprese). Solamente per gli SDD “Core” il debitore potrà richiedere il rimborso dell’addebito entro il termine di 8 settimane dalla data di addebito (ad es. in caso di errori), a differenza di quanto attualmente consentito per i RID, per i quali la richiesta di rimborso può essere effettuata entro 5 gg lavorativi dall’addebito;
  • per entrambe le tipologie di SDD, core e B2B, è prevista la possibilità per il debitore di revocare l’ordine di pagamento entro il giorno precedente la data di addebito e il diritto di richiedere il rimborso entro 13 mesi dall’addebito, in caso di operazioni non autorizzate in virtù di un mandato valido;
Prenotifica di addebito
  • almeno 14 giorni prima dell’addebito, l’impresa creditrice sarà tenuta ad inviare al debitore una pre-notifica di addebito che dovrà indicare la data e l’importo;
  • l’impresa e il debitore potranno concordare (preferibilmente per iscritto) di ridurre il termine di 14 giorni, compatibilmente con i termini per l’invio della richiesta di addebito al circuito interbancario, che a seconda dei casi sono di 5, 2 o 1 giorno bancario prima dell’addebito;
  • per gli addebiti ricorrenti è possibile effettuare un’unica pre-notifica anche attraverso documenti di natura commerciale (ad es. fatture).

Dunque, ai fini della migrazione al sistema di pagamento SDD, le imprese creditrici dovranno, tra le altre cose:

  • informare la clientela della data prevista per la migrazione con un preavviso di almeno 30 giorni;
  • adeguare i propri sistemi informativi ai nuovi formati delle disposizioni d’incasso SEPA;
  • adeguare la propria modulistica contrattuale;
  • acquisire (dai propri clienti o dalle banche) l’IBAN dei clienti;
  • implementare il sistema di invio della pre-notifica di addebito;
  • recuperare il proprio codice identificativo (creditor ID).


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Fonte
CMS Italy Newsletter | 30 Ottobre 2013
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